Questa Chiesa ha bisogno di rudi guerrieri, non di melensi amministratori.
La lettera uccide, lo spirito vivifica: gli atei odiano non il Dio uno e trino, ma il moralismo. Hanno cioè un'idea sbagliata su Dio e pertanto odiano con tutte le forze tutto ciò che è legato a quell'idea: al fondo c'è un equivoco, che spesso viene coltivato e conservato solo per coerenza, per la vergogna di dover ammettere: “ho speso tante energie per lottare contro un cristianesimo e una Chiesa che esistevano solo nelle fantasie mie e dei miei compagni di partito”.
Certe volte un pizzico di moralismo può perfino produrre risultato (da male minore da preferire ad un male maggiore, s'intende). Il giovanotto va il sabato dalla morosa e poi la domenica a messa, ma... ah, quel penoso sacramento della riconciliazione incombe! Perfino il fastidio del confessare certi peccati è stato involontariamente educativo, poiché alla lunga (speriamo il più spesso possibile) ha suscitato la domanda: “perché?” e suggerito che la risposta è assai più liberante della cosiddetta “libertà”. Ossia, per effetto della grazia attraverso vie bislacche, il moralismo è stato sostituito dalla ragione e dalla fede.
Sono sorprendenti certe analogie della burocrazia nel mondo del lavoro e nel mondo ecclesiale.
Con quanta nonchalance certuni dicono cose come: “poi al regginacèli”... Sono nomi che al solo sentirli nominare verrebbe da piangere di gioia e che invece vengono utilizzati come sigle anodine e insignificanti: “domani invece è all'esse effe pi”.
Nel vedere per la prima volta quella suorina si aspettano una somministrazione di dosi di “suorismo” e pertanto restano infastiditi e stupiti dal notare che ha un carattere tutt'altro che fiorellini e preghierine sdolcinate. È difficile far capire la realtà a chi è profondamente innamorato dei propri pregiudizi.
Il perverso meccanismo del “vedo, dunque voglio”: non gli importa come sia stato aggiustato il giocattolo - gli importa solo romperlo di nuovo. Non gli importa che la commessa non sia uno degli articoli in vendita in vetrina: vuole comprarla e basta.
5 commenti:
Caro anonimo CGL, hai estremissimamente ragione.
Metti il caso che qualcuno che non ha mai assolutamente sentito parlare di Comunione e Liberazione piova per caso su questo integerrimo blog. Cosa penserà?
Come tutti quelli che credono di farsi un'opinione abbeverandosi ai mass media, cercherà su questo blog soltanto le tracce di ciò che ha già in testa.
Si interrogherà pensosamente sull'uccellino sovrappeso che campeggia nella testata intento a fare la spesa, chiedendosi se sottintende un accorato ecologismo o un crudele anti-animalismo.
Cosa si può fare per farti apprezzare Comunione e Liberazione?
Con ogni probabilità occorrerà incensare un po' delle divinità oggi di moda, così come ai tempi degli imperatori feroci bastava omaggiare qualche divinità pagana per salvarsi dalla pubblica deprecazione e possibilmente dalla condanna a morte.
Oh, magnifiche sorti e progressive di CL quando porterà un milione di ciellini in piazza a protestare contro la disoccupazione!
Oh, supremo trionfo quando la prima del telegiornale annuncerà due milioni di ciellini in piazza per chiedere il "matrimonio" omosessuale!
Ah, quale supremo riconoscimento avrebbe CL quando si accoderà ai radicali e alle sinistre nel protestare contro le inaccettabili ingerenze del Papa!
Hai proprio ragione, anzi, ragionissima: questo blog è terribilmente dannoso per CL, tanto più che non è la solita anodina raccolta di articoli ciellinizzanti.
1) Questo blog esiste perché mi va di esternare alcune cose che ho per la testa. Cioè per lo stesso motivo per cui esistono tutti gli altri blog.
2) CL non è un'azienda; chi conosce davvero CL sa bene che le luci sono infinitamente più delle ombre.
3) E poi, visto che "quotidianamente" viene diffamata, dovrebbe "quotidianamente" citare in tribunale? CL dovrebbe vivere nei tribunali? Calunniare costa tre parole ed è facile anche per gli stupidi. Rettificare e difendersi costa molto più di tre parole. Evidentemente ti sfugge che a CL interessa davvero che le anime tornino alla Chiesa, molto più che l'avere un buon nome tanto prestigioso. Don Giussani: «svuoterei volentieri lo Stivale».
4) Dico "piccolo ed insignificante blog" con convinzione. Una miriade di blog assai più stupidi del mio hanno una folla colossale di lettori abituali e occasionali. È un dato di fatto.
5) Il tuo esempio è stupido prima che fazioso: se tu davvero aprissi un blog per bestemmiarvi, faresti pura opera di odio. Il cristiano odia solo il peccato (e, come nel mio caso, si diverte a farsi beffe delle sue conseguenze... oppure cerca di rintracciarne le cause e gli effetti).
6) Te lo dico di tutto cuore: «il sito ufficiale di CL non è questo». Contento? Hai scoperto una cosa nuova?
7) La Chiesa ha luci ed ombre (infinitamente più luci che ombre). Irriderne le ombre più bislacche fa infuriare solo i puritani e i diretti interessati (che vorrebbero fregiarsi dell'etichetta di cattolici senza esserlo). Se qualcosa ti ha offeso, spiegami come e perché, senza limitarti a puntare il dito qua e là.
8) Essere "ciellini" non significa aver capito abbastanza di CL. C'è gente che si fregia dell'etichetta ma riduce la fede ad un intellettualismo. C'è gente che si fregia dell'etichetta ma riduce la fede ad un attivismo. Questa gente non ha capito niente di CL e probabilmente niente della Chiesa. Anziché usare CL per diventare più cattolici, usano CL come etichetta prestigiosa da applicare ai loro intellettualismi e ai loro volontarismi. Sono costoro che danneggiano CL. Per uno come me (che ha pagato con lacrime e sangue la propria appartenenza al movimento) è sacrosanto (e alquanto divertente) sbeffeggiarli.
@cgl, si tranquilizzi, non può esserci equivoco, il blog ciellino "ufficiale" ovviamente non può esserci, mica CL è una associazione sportiva dove ognuno dice la sua. Il sito invece c'è; lo riconosci agilmente perché sai i suoi contenuti ancora prima di leggerli, ancor prima di aprire il sito.
Almeno qui trovi delle sorprese, avverti che c'è un uomo che fa un percorso.
Per Cgl:
...ah, dunque era stato l'aver citato il saluto romano ad offenderti mortalmente! Ora tutto è più chiaro. Quando si sfiora anche lontanamente la Sacra Religione Dell'Antifascismo, tutto il mondo si straccia le vesti (e guai se non lo fa).
Del resto ti si poteva riconoscere dal modo ambiguo in cui utilizzi il termine "giudicare".
È proprio per la pandemia di moralismo che gli ambienti ecclesiastici rifuggono ossessivamente la polemica. L'ossessione è proporzionale al terrore (purtroppo giustificato) di finire sulla gogna mediatica per un nonnulla.
Sì, è giusto che i panni sporchi si lavino in famiglia... ma quando a sporcare detti "panni" sono dei sedicenti familiari, è bene chiarirlo subito e con adeguata dose di ironia.
I cielloti non rappresentano CL, così come il sottoscritto non rappresenta nemmeno lontanamente l'UNIRE, neanche quando indossa la maglietta col cavallino rampante.
Non basta dichiararsi cattolici per diventarlo (e di conseguenza non basta dichiararsi "di CL" per vedere più gustosa la propria vita).
La compatisco...
Per fortuna la bellezza del Movimento è oggettiva e prescinde dai soggetti che lo compongono.
(in ogni caso non ha risposto a nulla, non perchè l'annoiava, ma perchè non era in grado. Però la capisco, è ancora giovane, col tempo capirà. Poteva lasciare il commento e per lo meno vedere le reazioni degli altri. Ne ha di strada da fare... E ripeto porti rispetto.)
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