venerdì 31 luglio 2020

E ti prolungano pure lo stato di emergenza

La cosa più spaventosa di questa pandemia è la velocità con cui le masse[1] (e ancor prima i capi in alto loco, da quelli religiosi a quelli civili) si sono adeguate ai dettami televisivi.[2] È stato un risultato eccellente dal punto di vista del terrorismo mediatico. È stata la dimostrazione che si può costruire efficacemente una dittatura ottenendo la collaborazione della popolazione[3] bramosa di farsi mettere catene, guinzaglio e cappio.

Quel virus tanto tanto pericoloso si è rivelato letale quanto una tipica influenza stagionale.[4] Ogni anno in Italia muoiono 1500 persone per incidenti stradali, 4000-5000 di suicidio, 13.000 di polmonite, 18.000 di influenza stagionale, 31.000 di problematiche del sistema nervoso, 53.000 del sistema respiratorio, 81.000 di aborto procurato, 180.000 di tumori, 240.000 per problemi cardiaci, a fronte alle 35.000 vittime "del Covid (o col Covid)". Ma quando l'opinione autorizzata è solo quella dettata dai media, per quanto irragionevole, il dato della realtà viene volontariamente ignorato,[5] il passato - anche recente - viene subito dimenticato, vige implacabile La Paura Del Giorno (detta anche Notizie di Oggi), come un branco di lemmings volenterosi ci si lascia guidare (anzi, si chiede imperiosamente di farsi guidare) dagli Spaventi Ufficiali ufficialmente spaventosi.

Spazzato via il dato della realtà, resta solo l'invincibile brama di apparire come Cittadino Modello™ approvabile dai telegiornali (cioè dalla società schiava del sacro notiziario). Quando fa la spesa il sottoscritto indossa la mascherina (cioè il costume di scena obbligatorio, la novella coccarda rivoluzionaria tricolore) solo perché si rende conto che sono tutti così televisionati che il non indossarla implicherebbe tutto un drama e una commotion, come dicono gli americani, o una inutile e fastidiosissima caciara, come dicono gli italiani.[6] Ci adeguiamo, pur senza credere al Super Mega Imminente Pericolo, alla nuova morale obbligatoria imposta al popolo.[7] Quando ti tocca assecondare le masse su una convenzione di cui le stesse masse farebbero volentieri a meno, è il segno vincente della nuova dittatura.[8] Quando in pochi mesi la libera opinione diventa reato sociale o addirittura penale, capisci che vivi in una dittatura molto più cruenta di quelle ufficiali descritte nei libri di storia.[9]

Il Cittadino Modello™ è tale non perché tema "il virus", ma perché teme molto di più la morte sociale, teme di sembrare un Complottista© (termine con cui si definiscono i novelli untori, gli eretici che i talebani laicisti intendono sterminare), il tutto senza pensare a quanto questa pagliacciata delle mascherine comporterà danni alla salute a medio e lungo termine (tanto più che grandissima parte delle mascherine sono vecchie di settimane o mesi).

In giro non si parla d'altro che di depressioni e di psicologi, si sente sempre più gente vantarsi della propria Diagnosi Ufficiale di ("inserire un disturbo psichico a caso, specialmente se di quelli alla moda: OCD BPD ADHD…"). Faccio i miei complimenti agli autori della "pandemia" sul piano mediatico: un bombardamento a tappeto su tutta l'Italia sarebbe stato più costoso e avrebbe fatto meno danni materiali e molti meno danni psicologici.

Ci siamo dati tanto da fare per la nostra comunità e per il nostro popolo, ma di fronte a questo triste spettacolo vien da chiedersi che fine abbiano fatto quel popolo, quei legami, quei denti bianchi, quando in tempi meno indecenti, cioè sei mesi fa, ancora potevamo liberamente lamentarci dell'insulsaggine delle prediche salottiere e del bramare di farsi guidare dalla Notizia del Giorno.[10]


1) Uso di proposito il termine "masse" perché sono il risultato di una massificazione ben riuscita.

2) Mi sono sempre lamentato della droga più amata dagli italiani: il telegiornale, cioè "ehi, mi si dica di cosa devo preoccuparmi oggi". L'avevo associata solo ai salottieri dalla pancia piena… che ingenuo.

3) Si considerino ad esempio gli occhiuti kapò zelantissimi nel denunciare e ridicolizzare chiunque vedano senza mascherina (e c'è stato persino il rischio che venissero istituzionalizzati: per fortuna in Italia tante epiche decisioni finiscono rapidamente in farsa). O anche solo il tempo che dedicano, sui social, a raccontare i propri stracciamenti di vesti riguardo a coloro che non sono completamente credenti e praticanti del nuovo andazzo imposto dai media (una sorta di "pornografia per indinniati cronici", dove ognuno racconta cose che triggerano gli altri "indinniati" come lui).

4) La disonestà del voler attribuire al virus le morti in cui il virus era al massimo una concausa in una situazione clinica già grave, più la virus-fobia autoalimentatasi sui giornali, basterebbe da sola a confermarlo.

5) È una malattia che don Giussani aveva già diagnosticato 65 anni fa: gran parte de Il senso religioso - e di tutta la sua produzione successiva - batte sull'avere uno sguardo leale sulla realtà, sul non censurare la realtà, sul prendere atto della realtà, sull'adeguarsi alla realtà, sul riconoscere la realtà… A giudicare da quanto siano stati zelanti i neo-ciellini (cioè i carroniani dell'era post-Giussani) nel conformarsi alla figura del Cittadino Modello™ imposta dai telegiornali, si direbbe che è l'ennesima conferma che l'opera di don Giussani è stata da loro veramente sepolta tra le scartoffie della soffitta.

6) I novelli Desmoulins de' noantri pare quasi che l'abbiano imposta senza ricevere ordini perentori da parecchio più in alto di loro.

7) Una tassa sul quieto vivere. Il quieto vivere è la merce più tassata in assoluto.

8) Riduttivo chiamarla "dittatura terapeutica", visto quanto è pervasiva in tutti i campi, e visto quanto si accanisce contro la Chiesa e la scuola.

9) Parte del successo della dittatura è l'estremizzazione delle sfumature. È in voga, specialmente tra i 'gggiovani che vogliono sentirsi dank, deep, edgy e perspicacemente intelligenti, l'idea che chiunque nutra dubbi sulla Versione Ufficiale™ dev'essere per forza un cretino negazionista. Se hai dubbi sulla pericolosità del virus devi essere per forza un nemico della ragione, del buon senso, della società, della pace. Se credi che il virus abbia un tasso di mortalità pari a quello di un'influenza stagionale, devi essere per forza uno che nega l'esistenza del virus. Nel peggior periodo della rivoluzione francese o dello stalinismo erano tutto sommato le istituzioni il motore principale del terrore. Oggi gran parte del lavoro lo hanno fatto i don Abbondio - quelli in alto loco per primi, e giù fino al popolino bue che fino a sei mesi fa ancora aveva un briciolo di buonsenso.

10) Quello che don Giussani voleva fosse un evitare di estraniarsi dalla realtà è diventato una foga di prendere posizione sulla notizia del giorno e di mostrarsi Cittadini Modello™ in attesa di applauso da platee immaginarie. Lo è diventato in tempi non sospetti, parecchi anni fa. Un esempio fulgido è quella clamorosa castroneria di Carrón alla conclusione degli esercizi della Fraternità del 2013, quando esigette imperiosamente un applauso a Napolitano che aveva nientepopodimeno che accettato di restare in carica come presidente della repubblica per qualche altro mese.