martedì 26 ottobre 2010

Frattaglie / 5

Per una definizione di noia: osservare la quantita' di persone che decidono di innamorarsi perdutamente delle uniche cose esotiche che conoscono. Come la gentile signorina di ieri con quelle robette orientali di cui aveva avuto notizia per caso su un depliant in treno qualche anno fa.

Distinguiamo due mentalità. C'è quella in cui prima si osserva il bisogno e poi si cerca di costruire una risposta. E c'è il suo opposto: prima si fabbrica una risposta e poi si tenta di fabbricare la domanda oppure di adeguarvi con forza altre domande. Certuni sembrano voler gridare: «No! Non può non esistere una domanda per la risposta che io ho deciso di costruire!»

Pubblicità: «lui ti dirà: non ti avevo mai considerata da questo punto di vista». Lei vuole essere sempre nuovamente considerata, sempre da qualche nuovo “punto di vista” che non sa neppure immaginare. E così guardava sognante la pubblicità sul giornale che le prometteva finalmente qualcosa del genere. Basterà comprare l'apposito prodotto e la vanità (scusate: il sogno) sarà assecondata.

“Finalmente ho un nemico da combattere, finalmente sono un uomo! Combatterò l'islam e il comunismo, così capiranno tutti che sono cristiano”. Sacrosante cause ma il cristianesimo non è una sommatoria di anti-qualcosa. Il motore che spinge certuni (talvolta perfino sedicenti cristiani) ad essere anti-questo e anti-quello è sempre lo stesso: la vanità.

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