martedì 31 agosto 2010

Reazionario, dunque da dichiarare inesistente

«...il gene è quella leggendaria parte della struttura vivente nella quale le teorie reazionarie del mendelismo, veysmanismo e morganismo determinerebbero l'ereditarietà. Gli scienziati sovietici, sotto la guida dell'accademico Lysenko, hanno dimostrato scientificamente che i geni non esistono in natura»[1].
In nome del marxismo, grazie a Lysenko[2] l'Unione Sovietica stroncò qualsiasi ricerca sulla genetica per almeno un trentennio, fino al 1965 circa.

Come sia stato possibile lo spiegherà, fra i tanti altri, anche Solženicyn[3]: l'oppressione era tale che pur di evitare fastidiose (se non letali) conseguenze, si era tutti disposti a dare per vera e assodata una realtà distorta in cui le assurde previsioni e le confusionarie direttive del partito trovassero immediata conferma ed applicazione. Stabilito perciò che Mendel è “reazionario”, scienziati, accademie, riviste, studenti, gareggeranno nel confermare che il gene sarebbe una leggenda, un mito borghese.

Se ci pensiamo bene, siamo oggi nelle stesse condizioni dell'epoca stalinista: si rifletta per esempio sulle questioni riguardanti le deviazioni sessuali e l'aborto. Contro ogni più ragionevole evidenza, fior di scienziati, accademie, riviste, studenti, gareggiano in patetiche astruserie come “pre-embrione”, “orientamento sessuale”, “autodeterminazione”, si ostracizzano gli obiettori di coscienza[4].


1) Citato dall'Enciclopedia Sovietica, edizione circa 1950, citazione reperita altrove. Padre Gregor Mendel era un frate agostiniano.

2) In una famosa conferenza del 1948 Trofim Denisovic' Lysenko denunciò l'opera di Mendel come «reazionaria e decadente» e lo dichiarò «nemico del popolo sovietico». Il testo della conferenza era stato precedentemente approvato dal Comitato Centrale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica.

3) In tutto Arcipelago GULag il tema del “perché non avete reagito?” ritorna incessantemente.

4) Conosco personalmente diverse vittime di questo regime. Essere contro l'aborto, anche solo a parole, è dannoso per la carriera medica, per il portafogli e addirittura per le amicizie. Certo, Nostro Signore vede bene e terrà in conto; nel frattempo, però, il mobbing contro gli antiabortisti prosegue a tutti i livelli, con zelantissimi utili idioti sempre pronti a contribuire.

1 commento:

Anonimo ha detto...
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