Come tradizione di tutti i reduci del Meeting, anche il sottoscritto scribacchia qualche sconnessa riga prima del meritato riposo.
La prima grande notizia riguardante l'edizione 2010 del Meeting di Rimini è che... non ha fatto notizia. Come al solito: grande clamore mediatico per piccoli fatterelli della periferia dell'impero e copertura quantomeno banale per l'evento culturale dell'anno. È un onore vedere che al Meeting è riservato lo stesso trattamento dei martiri cristiani e della messa in latino.
La seconda grande notizia è che (come al solito) il Meeting mi ha rigenerato. Essendo l'Unico Ciellino della Parrocchia, il Meeting mi è stato come un frigo zeppo di bevande fresche trovato in pieno deserto. Solo che il Meeting non è un miraggio.
La terza notizia è il trauma che uno subisce rientrando dal Meeting: all'improvviso tutto il mondo è di nuovo in moto, c'è un oceano di notizie, interviste, articoli, libri che meritano almeno un'occhiatina, più la grande quantità di materiale accumulato durante il Meeting (appunti, cataloghi, libri e altro materiale), più l'immensa quantità di contatti riaperti e di amici ritrovati.
È davvero difficile spiegare come e perché il Meeting è tanto grande quanto prezioso: bisogna vederlo di persona, senza illudersi di farsi un'idea con le sole notizie sulla stampa e sui telegiornali.
A seconda delle persone, mi trovo a dare definizioni diverse del Meeting. Ad un amico di grande cultura non ho saputo dir meglio che il Meeting è la mia “università dell'estate”. In una concentratissima settimana apprendo più cose di quante me ne dia un anno di lettura di giornali e notiziari. Uno si accorge di essersi culturalmente arricchito quando anche alcuni apparentemente insignificanti dettagli tornano subito utili per rinvigorire la propria fede (e quella del prossimo).
Vorrei dire tanto altro ma mi devo limitare ad una sola immagine.
Qualche anno fa degli universitari del Kazakhstan, vedendo il Meeting, ne restarono così strabiliati da dire che desideravano già farne uno simile nella loro terra. Quest'anno degli universitari di Taiwan, vedendo il Meeting, ne sono restati così strabiliati da dire che desiderano già farne uno simile nella loro terra.
3 commenti:
Bentornato!
Anch'io ero là, e anch'io sono tornata più ricca.
Un abbraccio.
Con tutti i libri e gli yogurth gelato che ho comprato io ora sono più povero!
teeeeeeeeec
Bentornati!
Siamo più poveri di euro, più ricchi di calorie, di zuccheri e di grassi, ma... oltre a nutrirci abbiamo involontariamente finanziato il Meeting!
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