venerdì 18 febbraio 2011

Il pulcino vuol fare il galletto (in tutti i sensi)

Oggi siamo bombardati da immagini, subiamo un'inflazione di immagini: i pubblicitari lo sanno bene, traggono le conseguenze, perché la pubblicità deve colpire e deve lasciare un messaggio quanto più semplice ed efficace possibile.

Ecco un esempio: un cartellone pubblicitario in cui si vede solo un pulcino con la cresta da pollo e le zampe da pollo. È la pubblicità di un “prestito”, cioè una di quelle manovre in cui ti anticipano 5000€ sull'unghia ma tu firmi per restituire 8-9000€ in “comode” rate (nella pubblicità la moltiplicazione tra il numero di rate e il numero di euro per rata non viene mai fatta...)

Il pulcino sei tu: vorresti fare il galletto ma ti manca ancora parecchio cammino. L'agenzia che ha commissionato il cartellone ti garantisce che potrai fare il galletto: vedi? Cresta e zampe, cosa vuoi di più? Potrai fare subito il galletto, e pagare poi in “comode rate” (interminabili anni di “comode” rate).

Non so voi, ma a me ricorda la dinamica del peccato, a partire dalla tentazione: procurarti un bene minore (5000€ subito) perdendo un bene maggiore (8000-9000€, in “infernali” interminabili rate). Il peccato ti snatura: hai la cresta per fare il galletto, ma resti evidentemente un pulcino; il diavolo ti può garantire perfino due forti zampe, ma non avrai la forza per percorrere chissà che strada.

Le agenzie pubblicitarie distillano i più scientifici metodi del venderti sogni, un po' come il demonio. La pubblicità e le tentazioni necessitano della tua volontà, hanno bisogno di un tuo assenso, proponendoti perfino ciò che non avevi mai pensato prima (come l'industria farmaceutica che inventa malattie per venderti farmaci). Hanno solo bisogno di un atto della tua volontà, hanno bisogno solo di un tuo “sì”.

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