sabato 4 dicembre 2010

CairoMeeting

Mentre certi soloni ecclesiastici pontificano di dialogo ecumenico dall'alto delle loro cattedre e senza mai uscire dalle loro biblioteche, nel mondo reale e non virtuale avvengono eventi semplicemente inimmaginabili. Come il Meeting al Cairo, in Egitto, “figlio” del Meeting di Rimini.

Quando vedi qualcosa di grandioso, la prima idea è di mostrarlo a tutti gli amici, ai parenti, alla tua famiglia. Vorresti una cosa così anche a casa tua. Nel cristianesimo è sempre stato così: col centurione si convertì anche “tutta la sua famiglia”, aveva portato quel qualcosa di irresistibile nella sua casa, ai suoi più cari.

Un Meeting in Egitto: ci sono riusciti prima di Taiwan e Kazakhstan. «Sembrava impossibile...» titolano su Tracce[1]. Infatti il punto non è “chi ha detto cosa”, ma “come è stato possibile” che sia successo. E la spiegazione non piacerà nè ai giornalisti nè ai severi misuratori del Potere Politico di Cielle.


1) Sul numero di novembre 2010; gli altri articoli si trovano cercando Cairo su Tracce.it.

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