La tua parrocchia potrebbe non essere una parrocchia se...La citazione qui sopra proviene dal blog di un pastore protestante (credetemi, non è un parroco cattolico ma un pastore luterano, nonostante i tratti del volto e il collarino a linguetta). Nel tradurre mi sono preso alcune licenze poetiche: ho tradotto church con “parrocchia” e ho adattato America, video, Scripture, così che quei quattordici punti scritti da un luterano per lamentarsi della sua chiesa diventano improvvisamente adeguati[1] per descrivere l'imborghesimento di tante parrocchie cattoliche italiane dove la fede è stata sostituita da un moralismo.
1. raramente (o mai) vi si sente pronunciare la parola “peccato”
2. e quando senti “peccato”, è solo per nominarlo in fretta o ridefinirlo come “sbaglio”
3. non ricordi l'ultima volta in cui hai sentito fare il nome di Nostro Signore in qualche messaggio
4. il messaggio di Pasqua non parla della Risurrezione ma di “nuove opportunità” nella tua vita per “voltar pagina”
5. nelle festività civili, si parla di quanto grande e importante sia il darsi da fare
6. negli altri fine settimana, si parla di quanto grande e importante sia tu
7. ci sono più avvisi che preghiere
8. la gente non canta durante le liturgie, ma assiste
9. le principali responsabilità del parroco non c'entrano con i sacramenti e l'insegnamento della fede
10. si spendono più soldi a pubblicizzare le missioni di quanti se ne mandino alle missioni stesse
11. la maggioranza dei gruppi parrocchiali riguardano sport e tempo libero, anziché catechesi e liturgia
12. ti senti sempre a tuo agio
13. l'appartenenza alla parrocchia sembra solo una faccenda di reclutamento di volontari
14. vedi gli altri fedeli solo la domenica mattina in parrocchia
1) Tranne il punto 12 qualora volessimo riferirlo alla liturgia.
1 commento:
Beh, è un luterano comunque un po' anomalo, penso.. Nel suo blog c'è una immagine di Cristo Crocifisso e mi pare che i protestanti ce l'abbiano parecchio con le immagini.
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