martedì 10 luglio 2018

Selvaggi alla conquista della nuova giungla

Come volevasi dimostrare, la voce di corridoio sul Minacciatore di Bambini si è diffusa in un lampo ed un altro topo di fogna ha deciso di non resistere alla tentazione di gettarsi sulla preda, convinto di una facile vittoria.[1] Il suo costruire l'escalation non era solo ad uso e consumo degli spettatori (moglie e figlio)[2] ma aveva tutti i caratteri di una calcolata provocazione: davvero tentava di estrarmi una parola o un gesto su cui costruire la lite da portare trionfante in tribunale.[3] Mi ha minacciato e un attimo dopo lamentava di essere stato minacciato da me. Ha urlato che ho minacciato il figlio sapendo che non era vero. Ha tentato di entrare nel cortiletto sperando in una mia reazione scomposta, e l'ho bloccato solo urlando più forte di lui: chi le ha detto di entrare qui?

Dopo l'inutile scenetta da tribù di cannibali a digiuno, alla fine anche lui è scappato, opportunamente aiutato da un suo parente che ha voluto evitare che la sua "sconfitta" passasse dall'uno a zero al cinque a zero. La (magra) soddisfazione di aver dovuto ripetere più volte concetti estremamente elementari - intesi più per il capannello di spettatori che per il soggetto accecato dall'ira - non mi ripaga. Le mie corde vocali non sono abituate a tutto questo inutile stress.[4]

Personalità "tossiche" esistono da sempre - qualcuno addirittura stima che la fetta di psicopatici sia notevole, dal 10 al 30 per cento della popolazione.[5] Ma da qualche anno a questa parte ho l'impressione che ci sia qualcosa a pompare benzina sul fuoco.[6] Tutta la mia collaudata abilità del vivi e lascia vivere e del mantenere un basso profilo sembra diventata drammaticamente insufficiente - e non riesco ancora a trovare solidi indizi per sospettare che a cambiare sia stato io.

Persino in un paesetto della più periferica periferia delle periferie quello che era un popolo si autoriduce a una massa di gruppuscoli tribali in bramosa attesa di trovare uno più debole su cui affermare la propria superiorità secondo le leggi della giungla (era sempre stato così, con la differenza che eventi del genere una volta facevano notizia). Il triste destino dell'Italia si nota anche da questo genere di degrado. Ed è uno scempio di cui gli uomini di Chiesa, autoridottisi ad impiegatucci del sacro intenti a proferire trite banalità, sono stati i primi, e perciò -purtroppo-, i principali responsabili. L'attempata strega venuta da chissà dove si mette a sbraitare contro l'unico ciellino della parrocchia, il parroco interviene per fingere di dirimere la questione ascoltando compunto le esagerazioni e falsità proferite dalla signora, e quando questa conclude la propria filippica il parroco le dà ragione e mi fa una sgridata multimediale[7] senza neppure voler ascoltare la mia versione - e subito dopo va via perché ha da fare e tra poco deve anche dir Messa. La surreale scenetta si è svolta materialmente a due metri dal Tabernacolo. Due metri due.[8]

Ma le streghe passano, il ciellino resta. La volta successiva ero in preghiera nei banchi, e il parroco mi si siede nel banco davanti (un modo tutto clericale per dirmi "ora possiamo parlarne" garantendosi però una plausible deniability). Per un attimo ho valutato le alternative: farmi il sangue amaro concedendo al soggetto di ascoltare le mie ragioni fuori tempo massimo? Oppure ignorarlo e sperare che la prossima volta ci pensi due volte prima di evitare di ascoltare anche l'altra campana? Rivedendo mentalmente la sua piccineria a due metri due dal Tabernacolo non ho potuto far altro che ignorarlo: dopo un interminabile minutino si è alzato ed è andato via, probabilmente per correre a dipingermi come il nemico giurato del dialogo e della comprensione e della pace. Da allora non abbiamo più parlato.[9] La giungla aveva già conquistato un altro palmo di terra.

Il possesso di telefonini e SUV[10] non rende il selvaggio meno selvaggio. Interi decenni di celebrazione dei sacramenti non rendono il parroco più uomo. La giungla avanza, la civiltà arretra, l'educazione di popolo manca, la cristianità è sempre più annacquata e insipida, chi ti aggredisce lo fa non in vista di qualche vantaggio concreto, ma in ottemperanza ad una ridicola e mutevole immagine mentale. Proprio come i veri selvaggi.


1) Forti con i deboli e deboli con i forti. Avrebbe fatto lo stesso se avesse avuto anche solo il minimo sospetto di avere a che fare con uno che gira armato?

2) Mentre per noi cattolici perseguitati i termini "moglie" e "figli" hanno un significato profondo e che tocca l'affettivitià, per i selvaggi con telefonino sono solo alcune voci del proprio Curriculum Personae, insieme a "telefonino", "campionato", "soldi". Cioè uno di loro si offende in egual misura se gli dici che il suo cellulare dopo un mese costa cento euro in meno, o se scopri qualche suo vergognoso altarino personale. L'affetto è infatti rivolto non al figlio ma all'immagine di sé stessi (la "persona") che vorrebbero esibire sui social, ed oggi è considerato disonorevole il non poter esibire il Figlio "Tutto A Posto" (versione borghesotta del Figlio Perfetto).

3) In pratica il padre tenta di insegnare al figlio i Valori della Giungla Occidentale. Mi ricorda quella vignetta in cui una mamma single sommerge di complimenti la figlioletta che fa twerking, le compra abitini sexy per farla essere "più bella", e quindi vedendola incinta si lamenta: "ma dove ho sbagliato?".

4) Sebbene il sottoscritto segua segretamente la tattica del "can che abbaia non morde", esclusivamente intesa a chiudere la faccenda sbraitando in modo da non essere coinvolto in una nuova faida o un fastidiosissimo seguito di piccinerie e dispettini, l'aver a che fare con gente con rotelle fuori posto non dà alcuna garanzia.

5) Quelle percentuali mi sembrano sorprendentemente realistiche, a giudicare dal numero di certezze che ho acquisito su conoscenti e parenti anche gentilissimi e mansueti ma che alla minima occasione sfoggiano una ferocia e un cinismo da cocainomani.

6) Gli spiriti dell'aria di cui parlava san Paolo e contro cui invochiamo l'Arcangelo?

7) Occhiataccia infuocata e parole taglienti, con una perfidia possibile solo a un panciuto parroco che non è riuscito a far carriera nelle curie.

8) Quando i tuoi eroi cominciano a comportarsi in modo strano, rivedi drasticamente l'influsso che hanno avuto sulla tua vita. Da ragazzino avevo un'altissima stima per il sacerdozio. Oggi ho la certezza - maturata attraverso un'interminabile sequenza di delusioni e di momenti imbarazzanti - che i preti stanno per ricevere una punizione assai più severa.

9) Da allora riconsiderai parecchio il mio impegno in parrocchia, sebbene in tante occasioni non abbia potuto resistere a dare una mano. Quello che succede in parrocchia, succede in tutta la Chiesa. Era stato anticipato nell'orwelliana Fattoria degli animali: il cavallo che per tutta una vita aveva lavorato e servito, quando non è più in grado di lavorare viene venduto al macello per cavarne ancora qualche soldo. Il "laico impegnato" (amavano chiamarlo così), unico ciellino della parrocchia, al quale il parroco non aveva mai risparmiato la battutina corrosiva, aveva donato solo Dio sa quante ore e quanta pazienza (e quanti soldi).

10) Ce l'ho contro gli Sport Utility Vehicles - e qualsiasi altro veicolo a due o più ruote progettato più per essere esibito che per portare a termine la propria giornata di lavoro - perché almeno da queste parti sono invariabilmente guidati da pirati della strada, convinti che il prezzo del veicolo includa il diritto di precedenza, di sorpasso e di parcheggio in ogni situazione, arroganti, aggressivi, pronti a farti rischiare l'incidente perché tu alla guida di una vecchia utilitaria sgangherata (o di un camion, autobus, furgone, qualsiasi cosa utilizzabile solo per lavoro) non meriteresti che disprezzo. Il selvaggio, acquistando telefonino e SUV, non diventa meno selvaggio, diventa solo più arrogante.

3 commenti:

ciellino ha detto...

Con deplorevole ritardo mi accorgo di aver scritto "psicopatici" anziché il "sociopatici" che intendevo. Succede, quando si scrive di getto e si rivede quando si è stanchi. Specialmente se i sociopatici a cui pensavo sembrava davvero avere qualche rotella fuori posto.

Lascio la pagina così, senza correggere. Sono ancora infuriato per la storiaccia (spero falsa) del bambino "trans" che vuole aprire un corso per "drag-queen" prepubescenti, per l'adolescente che si è suicidato con una fucilata in diretta streaming (proseguita anche attimi dopo con la disperazione della madre), per la ragazzetta che ha abortito tre volte in un anno, e per altre notizie quotidiane della giungla tuttora variamente denominata Occidente, Paesi Industrializzati, Primo Mondo, G7-G8-G9...

alphiton ha detto...

Perché non ci racconti qualcosa su Don Inzoli?

ciellino ha detto...

Perché lo detesto.