Blog in chiusura...

Se viene visualizzata questa pagina significa che non riesco più ad
accedere a Blogspot.

Da qualche tempo la difficoltà a fare login era diventata sempre più
frequente, come se le sotto-piattaforme di Google, cioè Gmail, Blogger,
Blogspot, ecc., fossero diventate ostili agli utenti.

Se è così, la valanga di cazzate che ho sversato in questi miei blog
resterà online, lasciando futuri archeologi domandarsi perché uno abbia
perso tanto tempo a lamentarsi, a raccontare, a riflettere (e ad
aggiungere dettagli fantasiosi per non lasciar identificare troppi
personaggi e luoghi).

Scrivere è stata una cura al malessere quotidiano, un palliativo per le
persecuzioni ricevute per la mia fede, per l'avere ancora un briciolo di
logica, per le mie convinzioni (anche solo di matematica), per il non
aver saputo trattenere "il re è nudo", provato dalla povertà per tutta
una vita - di quella povertà economica difficile da descrivere perché
non riducibile a un elenco di numeretti -, per l'aver vissuto cose che
agli altri sembrano impossibili (a partire dall'esperienza del
movimento, quando il movimento poteva ancora chiamarsi tale).

Ma chissà, forse in questo momento potrei essere già ricomparso altrove,
su qualche altra piattaforma meno ostile di quelle di Google, con un
nuovo pseudonimo.