domenica 10 marzo 2024

Quattro anni fa l'Italia divenne tutta zona rossa: ricordi sparsi

Stampa e governo promossero il delirio totale, la demagogia solennissima, la paranoia nazionale, la discriminazione obbligatoria, l'ipocondria di Stato, l'isteria collettiva. Il bombardamento mediatico e l'autoritarismo arbitrario ne furono i pilastri.

L'infame curia milanese aprì le danze con “la messa guardatevela su youtube”, e il resto venne da sé: i “distanziamenti” perfino fra i banchi in chiesa, i preti “latitanti” coi confessionali vuoti perfino nei santuari mariani, le ridicole polemiche sul suono delle campane, il diabolico “obbligo di comunione sulle mani” (e la “santa invidia” per i furbetti che avevano possibilità di aggirare le norme civili e clericali per poter continuare a frequentare i sacramenti).[1]

E tutto il “security theater” (coi tanti volenterosi che si davano da fare persino più di quanto il Potere esigesse), e le arterie stradali pressoché vuote, e il “pisciare il cane di peluche” pur di uscire (o l'andare al supermercato 5 volte per 5 articoli), e gli inseguimenti dei “runner” e dei bagnanti isolati (e gli autopromossi “delatori”, specie sui social), le mascherine “anche all'aperto” (e i guanti di lattice, e l'igienizzazione ossessivo-compulsiva), e le “autocertificazioni”, la “didattica a distanza” (cioè a casa coi videogiochi: “mamma, capisci!?, scuola è chiusa! che bello!”) e lo “smart working” (e anziane docenti improvvisatesi network engineer), e l'assalto ai treni in stazione per scappare a casa prima delle chiusure, e le visite mediche programmate (e già pagate) svanite nel nulla, e le mascherine FFP2 a 6,40€ in farmacia, e i tagli ai trasporti, e il divieto di baci e abbracci…

E quindi il lockdown dopo una certa ora (il virus era nottambulo, oltre che esperto di confini comunali e regionali), i “banchi a rotelle” (mentre si davano i miliardi ad Alitalia e si elargiva il “bonus monopattino”), le limitazioni assurde (perfino al numero di passeggeri sulle auto), la ristorazione “solo asporto”, i supermercati “chiuse corsie non alimentari” (e le “code chilometriche” fuori e il “limite di ingressi” dentro), lo jogging “solo entro 500 metri”, la moda della “home gym” (e il boom di vendite dei videogiochi), e il far scorta di cibo e di ingredienti (perché improvvisamente tutti avevano “più tempo per cucinare”), e i “covid party” (mentre i ricchi continuavano coi loro party veri e la mascherina ce l'avevano solo i loro schiavi-camerieri)…

E poi la “quarantena” modello 41-bis, l'imposizione dei “vaccini” (e il panino con la porchetta a chi si faceva in(o)culare), i volontari che ripubblicavano sui blog i numeretti “ufficiali” (mentre venivano permanentemente “bannati” quelli che osavano esprimere il pur più minuscolo e velato dubbio), e le inquietanti "coreografie" degli infermieri...

E infine il “green pass”, obbligatorio perfino per i mezzi pubblici o per fare sport o per sedersi al tavolino anziché consumare in piedi, e pure il “green pass rafforzato”. E la multa agli “over 50” che non si erano fatti in(o)culare.

E tutto questo di fronte ai test “PCR” costruiti da certi Corman e Drosten, su un modello al computer basato sulla Sars del 2003, e divenuti improvvisamente il nuovo “credo” della religione talebana pandеmenzial-vаccinale.

E oggi, nel 2024, c'è ancora un vastissimo branco di emeriti coglioni che si chiede perché la chiamiamo “pandеmenza cоvidiоta” o “dittаtura psicоsаnitaria”.


1) Quegli interminabili mesi in cui sono rimasto senza la Comunione li conteggio come persecuzione violenta e ingiustamente subìta.

1 commento:

LuigiR ha detto...

Sì, vi sarebbe una lunga lista per ricordare la sconfinata mole di idiozie cui siamo stati sottoposti nella nostro "libero e democratico" belpaese, che se ha adottato qualche "lieve" restrizione (tipo condannare alla fame padri di famiglia che altra colpa non hanno avuto se non comprendere in anticipo l'inganno dell'ideologia covidista e vaccinista) deve certo averlo fatto in vista del nostro bene! Se no, perché?
Non si tratta di un problema sanitario ma anzitutto cognitivo.
Quando in questi giorni vedo ancora strani soggetti che, dotati di carta assorbente delle dimensioni di un lenzuolo, "igienizzano" la maniglia del carrello all'ingresso del supermercato per non parlare dei "fedeli" che ancora si rifiutano di porgere la mano allo scambio della pace mentre ti guardano esibendo il sorrisetto tipico dell'ottuso, ci vuole tutta la mia pazienza per mantenere il sangue freddo e le mani… in tasca.
Ma attenzione: spesso e volentieri si vedono ancora gli "igienizzatori", i cartelli che (sebbene oggi ignorati) prescrivono l'uso del bavaglio all'ingresso di un locale pubblico, addirittura ho notato il cartello che indica il numero massimo di persone che possono accedere contemporaneamente ad un supermercato all'ingresso del medesimo… e siamo a marzo 2024, se non sbaglio.
Data per assodata ormai la dabbenaggine dell'italiota medio, attenzione a non sottovalutare certi segnali… è già un po' che i poteri forti stanno evocando altre crisi sanitarie, guarda caso.