domenica 11 luglio 2010

Perché rivogliono la Messa tridentina?

«…A onor del vero devo dire che qualche volta entravo in chiesa, quando avevo - emotivamente - bisogno di pace (lo fanno tutti, sai?) Solo che quelle omelie sociologizzanti sul terzomondo, sui poveri, sulla droga, sulla disoccupazione… Che noia mortale, che banalità! Quelle canzonacce western accompagnate con la chitarra, quelle mani sudate da stringere a segnale convenuto, quei foglietti - sì, quelli sui banchi - pieni di astruserie sulla pace, quelle chiese a forma di garage, quel continuo chiedere soldi per i motivi più disparati, quegli intrattenimenti improvvisati da parte del prete, le chierichette… ricordavo la vecchia liturgia (ero bambino quando il nonno mi portava in chiesa): non mi entusiasmava di certo - dato che non me ne importava niente - ma almeno aveva una sua serietà. Adesso, uno che si riavvicinava alla religione dei suoi padri col cuore spezzato, cosa trovava? Una manica di cretini che si tenevano per mano come al girotondo per dire il padrenostro?
Morivo di solitudine e, pur di stare in compagnia, forse avrei accettato di intrupparmi in una parrocchia. Magari vi avrei potuto trovare una brava donna… Ma l'idea di mettermi anch'io a fare il pagliaccio mi faceva schifo…»
Citato da: Rino Cammilleri, Consigli del diavolo custode per andare all'inferno senza strafare, pag. 43.

1 commento:

Hayal'el ha detto...

Quel che ho pensato anche io. Non arrivo a desiderare la messa tridentina, ma un bel po' di sobrietà in quella attuale non guasterebbe...