lunedì 28 agosto 2023

Frattaglie - 20 - ciò che non ebbi tempo di twittare

Eh sì che mi ricordo di quella volta in cui tutti impazzirono di gioia

La sindrome del regista: dopo aver visto un buon numero di film cominci a capire già dalle prime scene dove andrà a parare, quali idiozie ci riserveranno trama e personaggi, e perdi già tutto l'interesse nel film. Quando c'era stata l'offerta cinema a 3,50 euro la ignorai più dei risultati dell'ippica. Da anni la cinematografia non ha più niente da dire. Se un regista sa cavare qualcosa da una buona sceneggiatura, è garantito che non arriva neppure alla sagra paesana degli youtuber del paesino.

Tutta la nostra vita passa per educarci a distinguere fra soggettivo e oggettivo, particolare e univesale, quantitativo e qualitativo… e la paletta da 30 centesimi comprata dal negozietto cinese dieci anni fa, che tante mosche ha ammazzato fino ad oggi, è stata fantozzianamente fracassata dal nipotino che come uniche istruzioni ricevute aveva l'idea di sbattere il più ferocemente possibile la paletta.

E ci aggiungerei anche la distinzione fra progressione logaritmica, lineare, geometrica, esponenziale. Che una volta veniva spiegata con la storiella dei chicchi di grano su una scacchiera, che raddoppiano ad ogni casella, e il gran visir che credeva di cavarsela con mezzo sacchetto di grano perché non sapeva valutare l'escalation: sottovalutava e banalizzava ciò che non riusciva immediatamente a capire (dunque un problema di pigrizia mentale ancor prima che di stupidità o ignoranza).

Comincio ad avvertire una certa antipatia per chi va facendo advocacy e campagne di awareness per certe disabilità. Siamo in un'epoca in cui i disabili sono una minoranza assoluta della popolazione (e per lo più sono tali in seguito a incidenti stradali). Allestire tutta una cagnara solo perché un certo marciapiede di un certo paesino non aveva una rampa per disabili, a una certa fa stufare. Nulla a favore dei cafoni e delle amministrazioni comunali poco lungimiranti, ma per carità, scatenare un putiferio per dei piccoli inconvenienti è il modo migliore di renderli simpatici a chi prima era indifferente.

Certuni descrivono sé stessi come se impersonassero i propri hobby. C'è una distanza breve a separare l'appassionarsi dal definirsi. Purtroppo viviamo in una società in cui sei strano se non investi il tuo tempo in qualcosa che altri siano capaci se non di apprezzare, almeno di pensare come eccentrico. Ho talvolta dato anch'io questa impressione, di essere qualificato da ciò che mi appassionava. E ho acconsentito solo perché continuo a vedere gente che sopporta la giornata in attesa dei giorni successivi, e che finge di vivere intensamente quando è in vacanza, e che avrebbe bisogno di appassionarsi a qualcosa.

Devo essermi intrattenuto mezzo secondo in più su una pubblicità di un “mini PC” e quindi da settimane vengo bersagliato da prodotti del genere, letteralmente. Un prodotto (per esempio “PC”) con una caratteristica non funzionale - “mini”: ma perché? quanta gente ha il problema di avere pochi centimetri di spazio utilizzabile per un PC? perché non mi si propone un PC che consumi di meno, che scaldi di meno, che si guasti di meno, che non faccia rumore? Domande retoriche, se ancora non fosse chiaro. Non essendoci novità, l'urgenza è di infiocchettare vecchi prodotti con nuove insignificanti caratteristiche.

Il mio poco tempo libero che viene monopolizzato (mio malgrado) da gente che avverte i morsi della solitudine, che vuole compagnia in forma di intrattenimento, che mi chiama per nome e quel suono contiene già una pretesa.

Ogni tanto prendo in giro l'amico che comprò una bici elettrica spendendo una barca di soldi, per ricordargli che il contachilometri è ancora a due cifre e troppo lontano dalle tre. Passano le stagioni, aumentano gli strati di polvere, prende sempre l'auto perché “eh ma sai, se poi devo prendere oggetti ingombranti, e se poi piove, e se poi devo portarmi qualcuno, e se poi mi chiama mia moglie per dirmi di fare la spesa, e se poi alla bici si scarica la batteria…” E pensare che era la bici per dimagrire, ma non volendo strafare di dimagrimento la prese elettrica, per poi scoprire subito che in auto non si pedala.

Una delle tipe della parrocchia che da qualche tempo mi faceva gli occhi dolci deve averci rinunciato, sta tampinando un altro. Voglio sperare per lei che il nuovo candidato sia contento di parlare solo di cibo, vacanze, e dei pasticci delle colleghe di lei.