giovedì 10 novembre 2011

Frattaglie / 9

Altri paragrafi sparsi e isolati, troppo brevi per diventare “post” sul blog.

A quell'età in cui si prova l'ossessione di voler trasgredire, facendo qualsiasi cosa contraria al buon senso pur di mostrarsi liberi e grandi, me ne capitò una che mi ha segnato per tutta la vita. Un compagno di scuola mi disse: «ma tanto i miei non dicono nulla, lo sanno», lasciandomi di stucco. Davvero? Possibile? Ciò che a casa mia era vietato prima dal buonsenso che dai miei genitori, lui diceva invece: «ma tanto i miei non dicono nulla, lo sanno». Da giovane scoprii dunque che la morale varia di fatto a seconda delle coordinate geografiche.

Nel vedere ieri quella locandina del cinema, mi affiorava un ricordo: un padre missionario ci raccontava che nei primi tempi che era in Africa si meravigliava che il venerdì sera gli adulti sparissero tutti dal villaggio. Dopo un po' scoprì il motivo: andavano nell'unica capanna dotata di televisore a seguire, con religiosa perseveranza e ancor più religiosa puntualità, la puntata settimanale di un vecchissimo sceneggiato americano («Dallas», se non ricordo male) che esaltava la figura del bianco di grande successo, racconto ancora più stimolante perché tale successo era dovuto alla freddezza e alla cattiveria. Ah, la figura del Bianco di Grande Successo, che è Cattivo perché Può Permetterselo, ed è Ricco proprio perché Cattivo. E gli africani che lo vedevano come un eroe, lo guardavano a bocca aperta. Si svuotava il villaggio, il venerdì sera: i negri erano tutti davanti alla tivù ad ammirare il Bianco di Grande Successo.

Altra locandina del cinema: rappresenta un uomo e una donna, di aspetto curatissimo e sorridenti, mentre puntano pistole verso il resto del mondo. Vista la locandina, hai già visto tutto il film.

La vera radice della crisi della Chiesa consiste nel vergognarsi di dire chi è Cristo. Tutto il resto è pura conseguenza.

Il giovane Edimar vede un'amicizia, sa che sono cristiani, cambia. Vedere delle persone gli fa cambiare vita. Si trattava di nostri amici del movimento. Edimar li ha conosciuti e ancor prima che qualcuno gli dicesse qualcosa ha già deciso che non vuole più uccidere. Nessun discorso, nessun regolamento, nessuna paura gli aveva mai provocato alcun cambiamento prima. Ora invece ha visto: tra quei cristiani c'è vita. Ha visto e ha talmente capito bene che già ha preso la sua decisione: non uccidere mai più, non partecipare più agli assassinii di cui la sua gang era specializzata. Gli è bastato “vedere” per cambiare drammaticamente, totalmente, senza fatica e senza dolore, l'intera sua morale. E per questo cambiamento viene tranquillamente ammazzato dai suoi compagni della gang. Martirio, punto e basta. Un emerito coglione di ecclesiastico la butterà sulla politica: «CL non ha bisogno di martiri “suoi”», disse sdegnoso e saccente. Il dramma tragico della Chiesa oggi: vergognarsi di dire chi è Cristo. Con tutto ciò che ne consegue.

Uno va lì in chiesa col cuore sanguinante e mendicante assoluzione... e vede il pretino abbandonare di gran carriera il posto di combattimento. Strana, questa Chiesa moderna, fatta di preti indaffaratissimi che non trovano un minuto per ottemperare ai doveri del proprio stato. Indaffaratissimi come il monaco che san Benedetto vide tentato dal demonio: il demonio, per allontanare il giovane monaco dai doveri di stato, lo tirava per la veste suggerendogli un milione di cose importantissime e urgentissime e utilissime da fare. San Benedetto risolse efficacemente il problema somministrandogli un adeguato cappotto di legnate.

1 commento:

bruno vergani ha detto...

Non so se e quanto "la vera radice della crisi della Chiesa consista nel vergognarsi di dire chi è Cristo". Per iniziare, non sarebbe comunque male, dire chi si è quando si implementa e conduce un blog.
Bruno Vergani