martedì 15 novembre 2011

Frattaglie / 10

Seguono altri paragrafi disordinati e sparsi, troppo brevi per diventare “post” sul blog.

Miyazawa Kenji, letterato poliglotta e curiosissimo (buddista)[1] nelle sue opere fa trasparire di continuo riferimenti al cristianesimo: figure ricalcate su missionari, il tema del viaggio, accenni al Paradiso. «Aveva capito bene il potenziale drammatico della tradizione cristiana, e sapeva sfruttarlo. Ma vi ricorreva anche per introdurre una consolazione che nel buddismo, a cui pure è così devoto, non esiste». Il “potenziale drammatico”, perché il cristianesimo è qualcosa di vivo, non è un orpello appiccicato addosso alla vita.

Alcune rare volte, nella vita, mi è capitato in chiesa di stupirmi nell'ascoltare certe donne cantare quelle querule e insignificanti canzonette parrocchiali dandovi vita. Proprio come avviene nell'orwelliano 1984, dove il protagonista resta meravigliato che una lavandaia, canticchiando un motivetto fabbricato automaticamente dalle macchine sforna-romanzi e sforna-canzoni del regime, riesca a darvi come un'anima. La violenza di regime consiste proprio nel pretendere che “tutti” abbiano quella capacità della lavandaia e che la utilizzino “sempre”.

Lo squallore artistico e musicale in cui si rotola certa Chiesa moderna è fondato sulla pretesa di stabilire autonomamente cosa sarebbe la bellezza.

“Noleggiami”, recita il cartello sul vecchio veicolo che sembrava abbandonato in periferia. Siamo in un'epoca in cui non si sa più conferire vita e significato. Perciò ci si aspetta che lo faccia il cliente (e che naturalmente paghi per farlo).

Il declino di una civiltà è proporzionale alla percentuale di persone che sogna di vivere di rendita. Corollario: in tempi di crisi, impazzano il gratta e vinci e il calcioscommesse.

Ritrovo un vecchio appunto in cui ci si raccomandava di andare alla Messa pro Iraq. Un gesto televisivo che oggi nessuno ricorda più, nemmeno io che ci andai. Nel mondo cosiddetto occidentale è la televisione che decide quale sia la preoccupazione principale giornaliera che tutti devono avere. Perfino il pregare per i sofferenti diventa un'operazione da programmare nelle Alte Sfere mentre i Personaggi del Momento diluviano le solite affettate frasi di circostanza.

Bambine in autobus che parlano di vacanze. E tu invece dove vorresti andare? “Ai Caraibi”. Ma se non sai neppure dove sono! Hai solo otto anni e non sai neppure tornare a casa da sola, e affermi di voler andare “ai Caraibi”? Quale è dunque l'agenzia educativa a cui appartiene il catechismo che stai recitando?

Questa è un'epoca di schiavismo perfetto, poiché la maggioranza assoluta degli schiavi pensa di avere tutte le libertà. Eppure è così facile riconoscere gli schiavi. Per esempio: coloro che inveiscono contro l'universo, lagnosi e sdegnosi: “ma io ne avevo proprio bisogno, di quei soldi!” Oppure, per esempio: quando bramano di apparire seducenti dicendo “e per centocinquanta euro?”


1) Citazione ripescata da Tracce.

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