martedì 5 ottobre 2010

Un'altra scaramuccia nella guerra della liturgia



Striscione esposto a Palermo durante la visita del Papa di domenica scorsa. La Curia, su tutte le furie, ha chiesto alla Polizia (invano, Deo gratias!) di farlo rimuovere. La TV vaticana è riuscita a non inquadrarlo mai.

La Chiesa è sempre stata perseguitata a causa della sua stessa esistenza. Ma la persecuzione più accanita la subiscono (anzitutto dall'interno della Chiesa) coloro che sono anche soltanto sospettati dell'orribile crimine di amare la Tradizione, in particolar modo in campo liturgico. La vera guerra in corso è infatti sulla liturgia.

«La crisi ecclesiale in cui oggi ci troviamo dipende in gran parte dal crollo della liturgia».

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao! Io veramente da qualche parte ho letto che effettivamente la Digos l'ha fatto rimuovere poco dopo.

Conosci la seguente barzelletta?
==> Qual'è la differenza tra un liturgista ed un terrorista?
Risposta: che con un terrorista puoi trattare.

ciellino ha detto...

«Con un terrorista puoi trattare» è una battuta che fece ridere di gusto l'allora cardinal Ratzinger.

Chissà perché non l'ho mai sentita raccontare da un progressista.

Anonimo ha detto...

Lo striscione l'ho visto anch'io,non so se poi effettivamente sia stato rimosso,perchè mi sono spostata in un'altro punto della piazza.La visita del Papa,comunque,è stato l'avvenimento più bello che ho visto accadere a Palermo da quando ci vivo(25 anni), e sono certa che rimarrà indelebile nella memoria dei miei 4 figli che,insieme a noi e ad un intero popolo,hanno seguito B XVI durante l'intero percorso.Ora per qualcuno sembra che il problema più importante sia il prato del Foro Italico che,dopo essere stato calpestato da 250,000persone,durante la messa, si è un pò rovinato.Per la serie per dir male della Chiesa tutto fa brodo!
Velenia
P.S.Complimenti per il blog che è sempre più bello.