giovedì 19 maggio 2011

Deviazioni standard: concettualismo e concretismo

Contro i concettualisti degradati:
«Uno spettro si aggira per il continente post-moderno, nella Wasteland inaridita dell’intelletto; uno spettro mimetico e multiforme, e questo spettro è il concettualismo degradato di massa che trasforma ogni cosa sensibile in un’astratta formalizzazione intellettuale, e credendo di ‘aggiornarsi’ si aliena all’esperienza»[1]
Contro i concretisti:
«Come potrebbe amare l'uomo di benevolenza se non avesse la conoscenza astratta della verità? Permettetemi un po' di prendere le difese dell'astrazione: al giorno di oggi siamo tanto concretisti, che guai a fare discorsi astratti! Molto spesso mi è capitato di essere confrontato con questo rimprovero, e cioè che il discorso risulta essere troppo astratto. Io, per la verità, l'ho ritenuto sempre grande pregio, quello di un discorso, di essere astratto, dato che -appunto!- san Tommaso sostiene che l'astrazione è il mezzo per conoscere, il medium cognitionis, il mezzo conoscitivo. Non c'è altro modo per conoscere che astrarre»[2]



1) R. La Capria, La mosca nella bottiglia, 1996.

2) Padre Tomas Tyn, conferenza sulla dottrina sociale della Chiesa La società in genere, 1986?

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