giovedì 16 dicembre 2010

Il parafulmine della Chiesa

L'esile suorina passava davanti ad ogni altare laterale fermandosi per alcuni momenti in preghiera, talvolta inginocchiandosi (in un caso direttamente sul pavimento), sempre incurante delle chitarre strimpellate durante la sciatta liturgia in corso in quel momento.

Era come se stesse “caricando” di preghiere quelle statue e quei quadri, sicura che delle sue silenziose invocazioni beneficiassero tanto i parrocchiani quanto le anime nei più lontani angoli del mondo.

Non capita tutti i giorni[1] di vedere con i propri occhi il “parafulmine della Chiesa” in azione.


1) Purtroppo!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Caro "confraterno",

giusto per rimanere in tema, stamattina ho visto sui binari della stazione qui a Roma una suora francescana che, nonostante il freddo polare, era a piedi nudi! Mi sono semplicemente commosso della sua testimonianza di amore a Cristo a tal punto di unire il Suo Sacrificio con il proprio ("compio ciò che manca ai patimenti del Cristo nella mia carne", in questo caso il freddo pungente sulla propria carne è memoria di Colui di cui siamo fatti).

Ciao, R. (il ciellino amante della Messa Gregoriana).