mercoledì 3 novembre 2010

Michael O'Brien incontra Eugenio Corti

In un incontro con membri del governo ed importanti giornalisti ho saputo che la libertà di stampa lì in Polonia è diminuita drasticamente e rapidamente: tutti i loro media laici sono pesantemente influenzati da oscuri interessi e da una nuova polizia segreta ricostituita per lo più da vecchi comunisti e nuovi eurocrati. Solo la Radio Maria polacca e dei piccoli giornali cattolici continuano a rendere conto della vera situazione della terra polacca e perciò subiscono un continuo fuoco propagandistico da parte del potere. È stata una scoperta scioccante e mi è stata confermata più volte da osservatori seri durante i miei viaggi [di questi ultimi mesi]. La dittatura del relativismo di cui parla il Papa ha molti aspetti, ma il più ingannevole è quello del liberalismo “illuminato”. Sotto tale “liberalismo” c'è un'agenda decisamente alleata alla cultura della morte, dotata di potere e di ricchezza. Nel nord America ed in molti paesi occidentali c'è la stessa dinamica in opera sotto vari travestimenti.

Un giorno, a Milano, ho avuto la fortuna di far visita al grande scrittore italiano Eugenio Corti, autore del romanzo Il cavallo rosso. Questo genio di novant'anni, fragile come la carta velina, dimostrava invece il cuore di un leone ed una mente lucida e cristallina. Ero commosso nell'ascoltare dalla sua stessa voce le stesse domande che hanno scosso quarant'anni della mia vita spirituale. È di una generazione più anziano di me e la sua battaglia continua da più di sessant'anni. Nel congedarmi mi ha detto: «Stiamo combattendo una grande guerra. Tienti stretto, per qualsiasi cosa, alla mano di Gesù».
(mia traduzione di parte della newsletter di Michael O'Brien del 3 novembre 2010)

1 commento:

Anonimo ha detto...

In attesa del nobel a corti...